GARESSIO e la VAL TANARO
UN LUOGO INCANTEVOLE
LA PERLA DELLE ALPI MARITTIME
È un paese antico e importante, Garessio, uno di quei posti che finiscono per entrare nel cuore di chi li visita. La sua posizione “strategica”, adagiato in una verde valle tra il mar Ligure e la montagna, ne fa una meta ideale per chi in vacanza non vuole farsi mancare nulla.
Compreso nell’Unione Montana Alta Valle Tanaro, Garessio è soprannominata “Perla delle Alpi Marittime”: incastonata nel verde della vallata che lo circonda, col bianco delle cime innevate che svettano da un lato e il blu del mare in lontananza dalla parte opposta.
Un borgo storico e delicato, un paese elegante e discreto, un paesaggio sublime e silenzioso sono le caratteristiche che fanno di Garessio una destinazione turistica raffinata, capace di stupire: pace e divertimento, collina e montagna, sport e cultura sono gli ingredienti per vacanze incredibili.
APPROFONDIMENTO: CULTURA E TRADIZIONI
GARESSIO, IL CENTRO ANTICO E LE SUE BORGATE
Non c’è una stagione migliore di un’altra per esplorare il centro di Garessio, un piccolo forziere di gioielli affascinanti, costellato di testimonianze architettoniche e culturali da non perdere: il complesso medioevale del Borgo Maggiore, con i resti del castello e delle mura, la confraternita e il Battistero di San Giovanni, le chiese e il Santuario di Valsorda, le decorazioni delle case del Poggiolo, il ponte ottocentesco sul fiume Tanaro, che dà il nome alla borgata più commerciale del paese.
Il nome del borgo viene invece dalle querce in mezzo alle quali è sorto; infatti, c’è qualcosa di nodoso e selvatico nella vecchia Garessio, che dai raffinati negozi del centro si spinge fino alle spopolate frazioni di montagna dove resiste qualche pastore, tra il profumo dei formaggi d’alpeggio. Ci sono i mattoni, il cotto, la tonalità prevalente del rosso, che danno calore al Borgo Maggiore, alle sue case e alle sue chiese, quasi a difenderlo dal vento che viene dal mare e che qui chiamano “marino”.
IL CASTELLO DI CASOTTO
Di grande interesse storico culturale è il Castello di Casotto, fondato nell’XI secolo come Certosa di San Brunone. Danneggiato nel corso dei secoli da incendi, ripetuti saccheggi e dalle truppe di Napoleone, che nel 1803 sciolsero l’ordine dei Certosini e vendettero l’edificio a privati, la struttura conobbe un nuovo splendore dal 1837, quando entrò a far parte delle residenze di Casa Savoia: Carlo Alberto la utilizzò come palazzo reale estivo e Vittorio Emanuele II vi soggiornava nel periodo della caccia.
LE TRADIZIONI POPOLARI E LA GASTRONOMIA
Testimonianze autorevoli della storia locale sono le tradizioni popolari, che si esprimono nelle manifestazioni e negli eventi allestiti periodicamente in città. Ogni 4 anni si svolge il celebre “Mortorio”, una recita rievocativa della Passione di Cristo che dal 1700 trova rappresentazione nello splendido scenario dell’antica chiesa di San Giovanni e lungo le vie del Borgo Maggiore.
Tra gli appuntamenti golosi ci sono le varie sagre che nel periodo estivo e autunnale propongo la tipica polenta saracena, fatta con patate, farina saracena e condita con sugo di panna, funghi e porri. Non mancano i piatti a base di castagne, i tipici dolci garessini a base di nocciole e cacao, le frittelle di mele chiamate “friscioi” e la “panissa” a base di ceci.